Un’iniezione di fiducia per l’intera città, una sfida vinta per i promotori dell’iniziativa; sicuramente un grande fermento culturale che ha attraversato Taranto

Si è concluso venerdì 29 novembre, sul palco del teatro Fusco, l’evento BeAlternatives-TEDxTaranto. Grande la soddisfazione espressa dagli organizzatori, dai partner dell’iniziativa e da tutti i partecipanti. In primis gli ospiti nazionali (alcuni di loro nati a Taranto) ed internazionali (citiamo, tra gli altri, Simone Bianco, Massimo Chiriatti, Valentino Megale, Cosimo Palmisano, Giovanni Re, Albert Antonini, Clotaire Ntienou e Giada Zhang), che hanno animato la tre giorni di workshop, living library, confronti, tavole rotonde, presentazioni, incontri B2B.

Quasi venti gli speaker che si sono avvicendati sul palco del TED (acronimo che sta per Technology Entertainment Design), ultimo atto di una manifestazione articolata e ricca di spunti di riflessione. L’alternativa il filo conduttore di tutti gli interventi, la possibilità di darsi altre chance, di costruire scenari sociali ed economici alternativi a quelli già esistenti. Soprattutto in una città, come Taranto, che ha bisogno di ossigeno, in tutti i sensi.

Il BeAlternatives ha raccolto il favore dell’istituzione scolastica, oltre che l’impegno della Camera di Commercio di Taranto, del Comune e della Regione. Numerosi i partner dell’iniziativa, tra i quali Italcave, FatamorganaMonun Hotel Restaurant Spa di Grottaglie, Banca di Taranto e Conad

Le scuole (i Licei Aristosseno e Battaglini, il Liceo Ferraris, l’IISS Mediterraneo di Pulsano, l’IIS Pacinotti, l’IISS Liside, l’IIS Don Milani-Pertini di Grottaglie) hanno aderito al progetto, quando quest’ultimo era ancora in fase di sviluppo, aprendo le aule a living library ed esperimenti di comunicazione con gli studenti.

Alcuni di loro sono stati premiati nel corso del TEDx, per le proposte avanzate durante il Day One dell’evento, il 27 novembre. Agli studenti è stata consegnata una barca di ceramica beneaugurante, perché il vento possa essere, per loro e per le loro brillanti idee, sempre in poppa

Come ha sottolineato Giovanni Re, questi ragazzi sono spesso inconsapevoli, pur possedendo dispositivi ipertecnologici, delle potenzialità che la rete offre loro, a livello comunicativo. Qualche volta gli adulti lasciano che essi si perdano in scansioni temporali della giornata che li penalizzano. “Dobbiamo aiutarli ad usare al meglio le connessioni virtuali che loro già sperimentano”.

Eventi come il BeAlternatives possono aiutarli a tradurre in gesti concreti le relazioni virtuali, a trarre idee dall’osservazione della realtà, dall’ascolto attento delle proprie esigenze, quelle più profonde. 

Organizzato dall’Associazione Stella Marina, in co-progettazione con LWB Project e l’associazione De Tocqueville, il BeAlternatives avrà sicuramente un seguito.